Da qualche giorno nella nostra tv sta succedendo qualcosa di strano.
E anche nella vostra, sappiatelo.
Tutto è cominciato con un accordo editoriale tra Mediaset e il Gruppo 24 Ore, che decidono di trasmettere la radio in tv. Non è l’idea del secolo, ma funziona sempre.
TgCom24 ha iniziato così a mandare in onda uno dei programmi radiofonici di maggior successo presso una particolare fetta di pubblico: La Zanzara di Radio24, condotto da Giuseppe Cruciani (i calciofili lo conoscono in versione catodica anche in Controcampo) assieme a David Parenzo.
E qui inizia la parte strana.
Per lanciare questo simpatico ponte tra radio e tv, ogni giorno Barbara D’Urso – durante Pomeriggio Cinque – si collega in diretta con Cruciani.
Nemmeno noi sotto effetto di venti ciotole di hot rice della peggior sottomarca avremmo mai partorito un abbinamento simile.
Ma ci sta dando grandi, grandissime soddisfazioni.
All’inizio Barbara è un po’ impacciata: non ci sono le sue inviate, i suoi sottoposti, in collegamento. C’è un suo “collega”, per giunta maschio, per giunta parecchio paraculo.
Cruciani è uno che non le manda a dire, anzi: è il tipo che ti telefona apposta per venirtele a dire. Leggendarie le chiamate con esponenti di spicco del panorama politico italiano che molti di noi prenderebbero volentieri a cazzottoni, se non fosse così faticoso alzarsi dal divano. Per fortuna c’è Cruciani, irritante come il telefono che squilla appena ti infili sotto la doccia e instancabile come Jill Cooper.
Davanti a tutto questo, Barbara non sa come porsi. Sulle prime è una padrona di casa un po’ imbarazzata, di quelle che quando arrivi hanno solo dei wafer aperti due settimane fa e lo sanno che sono morbidi come dei Trudi, ma te li offrono comunque perché hanno solo quelli e non hanno proprio pensato di prendere due biscottini al panificio dabbasso.
Cruciani, invece, l’imbarazzo di quest’abbinamento degno di cozze e marmellata di visciole lo nasconde meglio. Perché, ricordiamolo, è un paraculo. È spavaldo, ma serissimo. Si vede che quei wafer mollicci gli vanno di traverso, ma ne trangugia tre per volta, per dimostrare che è uno stomaco forte e senza vizi.
Col passare dei giorni, però, Barbara si scioglie. Perché Cruciani, oltre a essere un paraculo, ne possiede anche il fascino. E Barbara sarà pure mamma-donna-giornalista-conduttrice, ma è soprattutto donna, mica è de legno. La gag della svenevole cinquantenne è stra-pianificata, ma lei sa benissimo che non c’era altro modo di sopravvivere a Cruciani, e soprattutto, si vede lontano un miglio che il ruolo le piace parecchio.
E allora piano piano ci prova. Gli fa complimenti, gli dice “Te lo devo dire a nome di tutte le donne d’Italia: Cruciani, sei un gran gnocco“. Lui finge modestia. Malissimo, per altro.
Barbara si emoziona ogni volta che deve collegarsi con lo studio de La Zanzara, e invece Cruciani lo becchiamo al telefono, a leggere appunti, a scrivere messaggi, a parlare con gente che non compare nell’inquadratura. Ma Barbara aspetta, pensando “Con quella faccia lì, mi faccia aspettare quanto vuole”.
“Cruciani, ma tu sei single?”
“Io sì, sono sempre single.”
“Ah, ecco: perché noi ci dobbiamo fidanzare!”
“Non sapevo fossi single pure tu…”
“Io, singolissima! ”
“Ah. Vabbè, io devo ancora capire se mi piaci.”
Scene a cui non avremmo mai pensato di assistere. Una telenovela che ci appassiona molto più di Cristal, Topazio, Corazón de Diamante e qualsiasi altro cristallo ci siamo sorbiti dagli anni Ottanta a oggi.
N.d.T. Dedichiamo questa telecomarata al nostro lettore nascosto Dino Amenduni, che ci ha “presentato” Cruciani prima che diventasse il cocco di Barbara.
Amenduni, sappiamo che per te sapere di questa coppia nascente è un duro colpo, ma ci tenevamo a essere noi a darti questo dispiacere.
Mrs. Conclusion